Da sinistra il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e il sottosegretario dell’Agricoltura USA Robert Bonnie
Competitività e orientamento al mercato, trasferimento di innovazione e conoscenze, scienza e tecnologia per far crescere l’agricoltura ed aumentare la competitività delle imprese. Questi i temi di cui hanno discusso il presidente Giansanti e il sottosegretario dell’Agricoltura Usa, Robert Bonnie, nell’incontro che si è svolto a Palazzo della Valle cui ha partecipato una delegazione USA insieme al Senior Advisor del Segretario all’Agricoltura Dewayne L. Goldmon e dell’Ufficio agricolo dell’Ambasciata USA a Roma guidato dall’Attaché Charles Rush.
Nel corso dell’incontro il Presidente Giansanti ha evidenziato l’inadeguatezza della Politica Agricola Comune rispetto alle emergenze contingenti, perché più orientata al sostentamento delle imprese piuttosto che alla crescita ed allo sviluppo e ha ribadito la necessità di investire su quella piccola porzione di agricoltori davvero orientati al mercato e sulla loro capacità produttiva, promuovendo l’ammodernamento strutturale e l’innovazione tecnologica nonché la produzione di energia da fonti rinnovabili: dal biogas al fotovoltaico, sino ai biofuel.
“La sfida – ha rimarcato Giansanti – è avere un’agricoltura più performante e sostenibile, capace di fornire produzioni maggiori con un minor dispendio di risorse.”
In questo può senz’altro essere utile – e Confagricoltura si sta impegnando in tal senso per accrescere i contatti – la collaborazione con Paesi come gli Usa, più performanti e orientati ad un modello di agricoltura moderna e innovativa.
Il presidente di Confagricoltura ha inoltre presentato il progetto HubFarm che vede la Confederazione impegnata nella realizzazione di un grande “big data project” sviluppato tra gli altri anche con Microsoft e che vede al centro i dati prodotti e raccolti con le moderne tecnologie utili per aumentare le performance delle imprese e per valorizzare le produzioni.
Confagricoltura ha ribadito l’interesse a sostenere congiuntamente le New Genomic Techniques in maniera da giungere in tempi brevi ad una loro regolamentazione.
Il Sottosegretario Bonnie, dal canto suo, ha sottolineato la comunanza di obiettivi con la Confederazione in merito all’orientamento alla competitività ed al mercato, alla rilevanza degli scambi, all’innovazione per efficientare i sistemi produttivi tenendo conto della sostenibilità e del cambiamento climatico. Il conflitto, per il Sottosegretario statunitense, ha fatto sicuramente lievitare i prezzi e quindi i costi, ma ha fatto anche comprendere l’importanza dei mercati internazionali.
Gli Usa stanno intervenendo con specifici programmi per promuovere buone pratiche “climate smart” e su temi come la parità di trattamento tra le imprese.
L’incontro si è chiuso con la reciproca disponibilità di Confagricoltura e dell’Ufficio Agricolo dell’Ambasciata a proseguire la collaborazione già in essere, nonché a prevedere ulteriori iniziative congiunte di mutuo vantaggio sui temi condivisi.
Ricordiamo che il mercato statunitense è strategico per l’Italia, essendo il primo extra UE destinatario del nostro export agroalimentare. L’export verso gli USA ha segnato un’ottima ripresa nel 2021, con 5.623,6 milioni di euro e un + 14,7% rispetto al 2020. Anche nelle esportazioni di vini e spumanti spiccano dati positivi significativi che hanno fatto registrare un +16,4% rispetto al 2020 per volume esportato.