“Per il prossimo futuro occorre riflettere sul miglioramento genetico e del suo ruolo sotto il fronte economico e della sostenibilità. La posizione di Confagricoltura è da sempre chiarissima: la scienza e la ricerca devono essere al fianco delle nostre imprese”. Lo ha affermato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, intervenendo oggi all’evento organizzato dal Convase: ”Perché il made in Italy ha bisogno del seme certificato? PAC e PNNR per garantire la qualità delle produzioni”.
“Viviamo una situazione paradossale: i cambiamenti climatici impattano significativamente sulle nostre imprese, che stanno soffrendo. Avremo una minore produzione di proteoleaginose e di cereali – ha sottolineato Giansanti -. Ci rendiamo conto perfettamente di quanto sia importante – soprattutto in questa fase storica in cui è necessario produrre di più preservando le risorse naturali, come ci chiede la UE – poter utilizzare sementi migliorate, anche con tecniche NBT, per contribuire alla sostenibilità dei sistemi alimentari, con piante più resistenti alle malattie, alle condizioni ambientali e al clima che cambia. Riteniamo prioritaria la promozione e tutela della attività di ricerca fatta dai sementieri. Innovazione e ricerca siano vitali anche e soprattutto nel nostro settore. E oggi è più che mai necessaria la ricerca applicata e studiata sulle caratteristiche pedoclimatiche del nostro territorio”.
“Ci è voluta questa guerra per affrontare ciò che noi agricoltori stiamo segnalando da anni – ha proseguito Giansanti -. Come si può pensare di dare risposte alle richieste dei consumatori senza l’indispensabile apporto della scienza?”, ha concluso Giansanti.