Lo spettro siccità spaventa il Nord Italia. Sono 125 i Comuni tra Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, nei quali le società che gestiscono l’approvvigionamento idrico hanno chiesto nei giorni scorsi lo stop all’erogazione notturna dell’acqua e l’Autorità distrettuale del Po ha lanciato l’allarme. Al Nord si trincia il mais per evitare di perdere tutto il raccolto e c’è forte preoccupazione per il comparto frutticolo, risicolo e zootecnico, ma anche per il pomodoro da industria e i prossimi raccolti primaverili. Una situazione particolarmente critica, che impedisce alle colture di svilupparsi in modo corretto facendo diminuire drasticamente le rese in un momento in cui serve produrre di piu’. Confagricoltura ha chiesto lo stato di calamità. In particolare, la sede di Pavia propone l’avvio di una gestione commissariale dell’attuale emergenza con poteri al commissario di salvaguardia delle principali produzioni agroalimentari. Ieri in Lombardia c’è stato un incontro tra l’assessore agli Enti Locali Sertori e i regolatori del servizio idroelettrico per cercare di concordare un rilascio maggiore di acqua. Ospiti in collegamento: Massimiliano Giansanti (Confagricoltura); Guido Bandera (Il Giorno); Maurizio Crosetti (La Repubblica).